Massima precauzione, ma niente panico. Dopo i mesi dell’incertezza e della paura, la tanto attesa vaccinazione rappresenta la svolta della fiducia. Fiducia nella scienza e nella ricerca che, con un lavoro immane, investimenti e sperimentazioni mai visti in queste dimensioni e con tale rapidità nella storia del mondo, ci hanno indicato la strada per uscire dal tunnel. Ma fiducia anche nelle istituzioni, italiane e internazionali, che hanno avallato tale scelta, che vigilano e intervengono su ogni episodio sospetto. A cominciare dalla morte per arresto cardiaco del sottufficiale di Marina, Stefano Paternò, ventiquattr’ore dopo essersi vaccinato con una dose di AstraZeneca a Siracusa. Proveniva dal lotto ABV2856 che è stato subito sospeso dall’Aifa (l’agenzia nazionale del farmaco) per ulteriori controlli. “Niente allarmismi ed evitiamo di creare una psicosi collettiva, può trattarsi solo di una coincidenza, solo l’autopsia chiarirà le cause della morte”, precisa la Procura che indaga per omicidio colposo. Per un altro militare, il carabiniere Giuseppe Maniscalco, deceduto dopo la somministrazione del vaccino dallo stesso lotto, già si escluderebbe la morte per trombosi. E l’inchiesta farà luce anche sul decesso di un poliziotto, Daniele Villa, 12 giorni fa. Due settimane prima di morire, s’era sottoposto a una dose sempre dello stesso lotto.
Dovere della giustizia è accertare la verità dei fatti con rigore. Così come dovere delle autorità è fugare ogni dubbio: ai cittadini scossi da episodi che vanno chiariti al più presto, e affranti da una pandemia che continua a colpire in maniera grave e diffusa, va garantita la sicurezza e non solo l’efficacia del vaccino. Ma anche l’Ema (agenzia europea del farmaco) non ha dubbi nell’affermare che i vantaggi dalla vaccinazione sono superiori ai rischi. E rivela: a oggi sono stati segnalati “30 casi di eventi tromboembolici su quasi 5 milioni di persone immunizzate”.
Rassicura pure Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, parlando col nostro Mario Draghi dopo che Danimarca, Norvegia e Islanda hanno sospeso, in seguito a segnalazioni di cittadini, la somministrazione di AstraZeneca. Vaccino, peraltro, che sta portando la Gran Bretagna fuori dall’incubo del Coronavirus. E che in Europa si affianca a Pfizer, Moderna e ora anche Johnson&Johnson.
Vaccinarsi è un impegno da realizzare nella massima trasparenza. Lo Stato e i cittadini hanno lo stesso obiettivo: battere il virus.
Pubblicato su L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi