Quando il russo e il cinese si capiscono in italiano
Consiglio Notarile, Roma, 18 giugno 2015
E così il notaio russo e lo studioso cinese hanno finito per dialogare in italiano tra di loro. E’ stata proprio una “storia dell’altro mondo…e del nostro” quella che s’è raccontata e ascoltata il 18 giugno scorso nell’aula magna del Consiglio notarile a Roma. Protagonisti dell’intervista-incontro con Federico Guiglia due giovani: il dottor Xie Wei, cinese di 26 anni e dottorando di ricerca presso l’Università Sapienza della capitale, e il notaio russo e trentaquattrenne Igor Chernigov. Ma accanto a loro col compito di spiegare il grande avvenire del diritto romano nel mondo -a partire dal nuovo e solido rapporto giuridico e culturale che in materia civile s’è sviluppato nel corso degli ultimi anni tra Roma e Pechino-, è stato il docente di Istituzioni di diritto romano alla Sapienza, Oliviero Diliberto, già ministro di Grazia e giustizia. Col “suo” allievo Xie Wei il professor Diliberto ha percorso il lungo cammino fatto di visite, di borsisti, di convegni accademici, di incontri istituzionali fra l’Italia e la Cina che hanno portato il diritto romano a Pechino, dopo che già da tempo era ed è il diritto vigente anche a Mosca, come ha spiegato il notaio Chernigov con paragoni ed esempi. Un incontro ricco di notizie e di speranza, che ha testimoniato quanto futuro l’Italia possa costruire non solo con la Cina e con la Russia nel mondo, se solo acquista la serena consapevolezza della propria storia antica e contemporanea, mettendola a frutto degli altri e con gli altri all’insegna, in questo caso, del diritto.