Per protestare contro il dilagante razzismo, gli inglesi hanno trasmesso alle squadre d’Europa l’abitudine di inginocchiarsi sul campo prima d’iniziare le partite. E’ un gesto simbolico per ricordare la morte brutale dell’afroamericano George Floyd, in America, tenuto e soffocato con una gamba sul collo da un poliziotto bianco poi condannato. Dopodiché, a Londra e dintorni hanno coperto di insulti razzisti in Rete i tre giocatori neri della loro Nazionale che hanno sbagliato i rigori contro l’Italia. Al punto che è dovuto intervenire il premier Johnson per difendere gli offesi e denunciare tale vergogna.
Gli inglesi, si dice, coltivano un certo stile nello sport: comportamenti sobri, rispetto dell’avversario, eleganza nel riconoscere il merito degli altri nelle vittorie, ma soprattutto nelle sconfitte subìte. “Oh yes”, e qui la mano, rivale mio che sei stato più bravo di me.
Tuttavia, alle prime note dell’inno di Mameli in quel di Wembley è partita una salva di fischi. E un Tricolore era stato strappato e sputato in precedenza. E tifosi azzurri sono stati minacciati e inseguiti prima e dopo l’incontro da degni eredi degli indimenticabili hooligans, i teppisti a cui è stato vietato l’ingresso agli stadi per sempre.
Pura e semplice inciviltà di tifosi che rappresentano solo una minoranza piccola e facinorosa? Nell’attesa di scoprirlo (la polizia londinese ha nel frattempo arrestato 45 violenti), quando i giocatori inglesi sono stati premiati con la medaglia d’argento che si assegna ai vice-campioni d’Europa, uno dopo l’altro se la sono subito sfilata dal collo. Al momento della cerimonia per la nostra Nazionale vittoriosa, lo stadio si presentava mezzo vuoto. Persino i calciatori dei Tre Leoni sono spariti dal campo. E poi sembra che il principe William, la moglie Kate e il figlio George abbiano snobbato la premiazione del massimo torneo di calcio d’Europa. Ma che dice il protocollo, o non vale in caso e in casa di sconfitta? Allo stadio c’era anche il presidente della Repubblica italiana, Mattarella: neanche un salutino per lui?
D’accordo, gli inglesi hanno scelto la Brexit: le regole dell’Ue non fanno più per loro. Al contrario, Draghi sottolinea che con la coppa l”’Italia torna al centro dell’Europa”.
Ma, per favore, s’aggiorni lo stereotipo: il cosiddetto stile british non c’è più. Che figuraccia, dopo aver perso la partita.
Pubblicato su L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi